Rimane
la biglia nella tasca, l'oscillazione che sfibra, la nenia
lunare di un inconsistente indirizzare, spedire, ritrovare
e buste accantonate con destinatari da correggere, bozze
di tempo accumulato con una soglia sgomenta e mente
che non puoi finire.
Antonino Biondì, palermitano, vive a Parigi, dove è ricercatore di semiotica e filosofia del linguaggio all'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales. È autore di numerosi saggi sui rapporti fra percezione, linguaggio e immaginazione. Nel 2010 ha pubblicato Inferni in Cerimonia (Zona ed.) e il cd Figli d'Horcyno, realizzato con il compositore Giuseppe Rizzo. Ha lavorato come attore e drammaturgo con Franco Scaldati, Isabella Ragonese e altri. Fa parte del comitato di redazione della rivista di critica letteraria Il Maradàgal.
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