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Il corpo di Moro

di Rino Mele

€ 12,00
Descrizione

Come nella sinopia del distrutto affresco di un corrusco Diluvio Universale, che è la sua Notte della Repubblica, Sergio Zavoli scrive: "Dal giugno del 1978, subito dopo la morte di Moro al dicembre dell'81 trascorrono 42 mesi ossessionanti. È il momento più buio di quegli anni. Le statistiche segnalano una concentrazione e una continuità di attacchi mai conosciute, né prima né dopo, nell'intera Europa". È il 10 giugno 1981 quando viene rapito un operaio a San Benedetto del Tronto, ostaggio per 54 giorni (sembra ripetere la storia di Moro, ma con un'asprezza sconosciuta, come quando la violenza si forma nei corridoi familiari della vecchia casa, l'arsura del corpo braccato, che somiglia a quello che l'ha catturato, tenuto chiuso in attesa del suo sangue). Il processo e l'uccisione che ne seguono sono filmati dalle Br. C'è in quel disastrevole orrore anche il disorientamento di una debole trama, la richiesta alla televisione di Stato di trasmettere il processo in cambio della non esecuzione della sentenza: Roberto Peci è un elettrotecnico, fratello di Patrizio, capo della colonna Br di Torino che, arrestato dal generale Dalla Chiesa l'anno precedente, ha infine deciso di collaborare con effetti devastanti per l'organizzazione. Roberto Peci sconta quell'appartenenza, la sua condizione di fratello. La caccia, il sequestro, l'uccisione di animali e di uomini sono - come fotografie solarizzate - orrori già consumati nella nostra storia: la violenza che opera sul corpo, che gli costruisce intorno una prigione, e lo stringe in un morso atroce. È "l'artificio violento della morte" (le parole sono di Baudrillard, 1976) sottratta a se stessa, ritualizzata. Il capro espiatorio - dal primo uomo che fu colpito, bagnando di sangue la pietra e la mano dell'aggressore - resta lì nel suo inconsapevole fulgore, chiude le tenebre con le sue dita, indica a chi l'ha ucciso se stesso, sa che l'altro lo colpirà ancora, per sciogliersi dalla colpa.

Caratteristiche:
  • ISBN: 978-88-7341-361-5
  • Collana: L'Erte vie
  • Pagine: 84
Libro

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